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Formula 1: in pista con i campioni.

Montecarlo, Interlagos, Albert Park, Nürburgring, Monza, il grande ritorno di Imola e tanti altri circuiti: il Gran Premio di Formula 1 non è solo una competizione, ma un viaggio intorno al mondo, al seguito di team e campioni delle monoposto. Dal punto di vista dello spettacolo, si tratta di una gara sportiva seguitissima in TV, anche grazie a molti accorgimenti tecnici che permettono di assistere alla gara in modo coinvolgente.

Dalla griglia di partenza alla bandiera a scacchi

Le prime fasi di una corsa sono sempre molto tattiche e concitate. Prima della partenza, viene inquadrata la griglia con le auto posizionate in ordine di qualificazione. Il semaforo, scattando sul verde, darà il via ai bolidi della strada. Dal punto di vista dell’intrattenimento televisivo, un altro momento da non perdere è la fermata ai pit stop, quando la squadra dei meccanici mette in mostra tutte le sue doti di efficienza e coordinazione.

Tra sorpassi, rettilinei, chicane e clamorose uscite di scena, si giunge al traguardo. Il pilota che lo taglia per primo continuerà la corsa per un altro giro intero, per salutare i tifosi, felice del podio conquistato. Lo spettacolo della Formula 1 è reso ancora più coinvolgente dal posizionamento di telecamere all’interno della vettura, chiamate camera car.

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Il calcio tra sport e spettacolo

Se il calcio è lo sport più amato dal pubblico, una delle ragioni principali è la sua capacità di “bucare” lo schermo. Gli appuntamenti televisivi con il pallone sono ormai una presenza costante del palinsesto dei canali TV: tra giornate di campionato, coppe nazionali e competizioni internazionali, tifosi e sportivi possono godere di un’ampia scelta di sfide di altissimo livello.

Sono lontani i tempi delle partite guardate attraverso schermi in bianco e nero di piccole dimensioni: oggi le competizioni si ammirano su enormi “finestre” OLED di 60’’ in UltraHD con impianto audio in surround! C’è da dire che, anche se l’emozione di incitare la propria squadra con gli altri supporter in curva è decisamente unica, la partita si osserva molto meglio dal televisore, anche grazie ad una regia puntuale e altamente precisa. Durante le varie fasi di gioco, gli stacchi di regia si avvalgono sia di telecamere posizionate all’interno dello stadio, di droni e di elaborazioni in tempo reale da parte dei montatori.

Sport e Pay TV

I diritti televisivi, quando si tratta di calcio, sono contesi a suon di milioni tra i diversi network. Chi si aggiudica la copertura del campionato potrà, infatti, sicuramente allargare la sua base di clienti. L’importante è garantire agli sponsor un’ottima esposizione sul mercato di riferimento. Proprio per questo, i disservizi che hanno di recente contraddistinto alcune delle sfide di campionato trasmesse su DAZN sono stati al centro di polemiche e attenti controlli da parte degli organismi che determinano lo share televisivo. Se gli utenti non sono soddisfatti dei servizi e abbandonano la piattaforma, i danni subiti dagli sponsor possono essere molto ingenti, fino ad arrivare alla rescissione del contratto con il network.

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Telegiornali: dalle fasce quotidiane ai canali dedicati

L’informazione, soprattutto televisiva, non si limita più a fornire un resoconto degli accadimenti, ma è sempre più improntata a documentare in tempo reale che cosa succede nel campo della politica e dell’attualità, sia all’interno del territorio nazionale che all’estero. Tutti i maggiori network nazionali hanno una redazione che trasmette diverse volte al giorno, dalla mattina fino a tarda sera. Con il moltiplicarsi dell’offerta televisiva, il mondo del giornalismo si è ritagliato alcuni spazi importanti all’interno della programmazione disponibile, con lo scopo di soddisfare quegli utenti che desiderano una costante e aggiornata informazione.

I canali di news più seguiti in Italia

A parte i notiziari generalisti nazionali e regionali, vi sono alcuni canali che hanno un palinsesto completamente dedicato alle news, sia in forma di telegiornale che di servizi di approfondimento. La prima a fornire questo tipo di servizio (in gergo all-news) 24 ore su 24 fu la statunitense CNN, vera pioniera in questo ambito. Tra le emittenti più seguite in Italia, troviamo SkyNews 24 e Rai News 24. Tra i canali internazionali che offrono anche la versione (a pagamento) in italiano, il più noto è Euronews.

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Approfondimenti e notizie: il giornalismo in prima serata

I programmi di approfondimento giornalistico, che spesso sono strutturati in forma di talk show, hanno la funzione di informare il pubblico su determinati avvenimenti di attualità e politica, ma allo stesso tempo devono essere attenti a saper scandire i ritmi televisivi. L’interesse che sanno suscitare nel pubblico risulta evidente dal loro collocamento nelle fasce di prima serata e, a seconda del taglio, queste trasmissioni rimangono nell’ambito dell’informazione oppure sconfinano nell’intrattenimento puro.

Informazione e opinione

Per mantenere la giusta varietà, i programmi si avvalgono di ospiti in studio, collegamenti esterni e servizi preregistrati. La funzione del conduttore spesso è fondamentale a stimolare la discussione o a moderare lo scambio di opinioni. A differenza dei notiziari, qui l’accento è posto sulle diverse interpretazioni che vengono date sui fatti e le diverse chiavi di lettura proposte.

Tra i i programmi di maggior successo sulle reti nazionali italiane, vi sono Otto e Mezzo, Piazza Pulita, Diritto e Rovescio, Non è L’arena e Di Martedì. Un discorso a parte merita il format di Propaganda Live, la creatura di Diego Bianchi, alias Zoro. Questa trasmissione, al di là di qualche polemica che ha coinvolto alcuni dei protagonisti, ha saputo fondere in modo divertente informazione e attualità con una satira sempre calzante.

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Sanremo: il festival dell’intrattenimento

Lungi da essere solamente una competizione di carattere musicale, il Festival di Sanremo è un vero e proprio fenomeno di costume. Le cinque serate trasmesse dal teatro Ariston sono infatti un contenitore di spettacolo studiato per intrattenere il pubblico divertire, così come anche per sensibilizzare su determinati temi, come si è visto soprattutto in occasione della dell’ultima edizione. La trasmissione è la punta di diamante della programmazione dell’ammiraglia della Rai, ovvero Rai 1.

Dalla radio alla TV

Più di 70 anni fa, il festival veniva trasmesso via radio. I cantanti si esibivano nel Casinò di Sanremo e i loro brani diventavano importanti successi, proprio agli albori della nascita della industria discografica. Con il passare del tempo, il festival ha assunto proporzioni enormi sia per quanto riguarda il suo share televisivo, che per la durata, che si snoda attraverso cinque lunghissime serate consecutive. Mantenere alto il livello di interesse dell’audience è davvero un compito molto arduo, ed è per questo motivo che, accanto ai performer, sul palco vengono chiamati anche importanti personaggi dello spettacolo.

Le edizioni di Amadeus

Già confermato per le prossime due edizioni, il conduttore ha ricoperto con gran successo il ruolo di direttore artistico nel corso delle ultime tre (consecutive) edizioni del festival canoro. Ancora non accorcia le distanze con gli ormai quasi mitologici Pippo Baudo e Mike Bongiorno, ma, considerando la velocità della sua ascesa e quanto saldamente sta dimostrando di saper tenere questo difficile timone, potrebbe anche arrivare a raggiungere i fasti di quei celebri presentatori. Uno dei meriti di Amadeus è stato quello di riuscire a far convergere le scelte artistiche e i brani presentati con i gusti del pubblico, anche di quello più giovane. Un’impresa che era stata tentata più volte, seppur con esiti altalenanti.

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Lo spettacolo delle emozioni

L’intrattenimento può assumere le forme più diverse, talvolta inaspettate. L’importante è che riesca a coinvolgere il pubblico e a tenerlo incollato allo schermo. Ci sono alcune trasmissioni che si situano in un luogo incerto: né spettacolo, né informazione, né approfondimento. Questi format si occupano del racconto e della condivisione di storie dove la gente comune mette a nudo i suoi sentimenti. A seconda del taglio del programma, del conduttore e della fascia oraria, i ritmi e le modalità con cui vengono raccontate, scandite e “scandagliate” queste storie possono essere molto diversi. In comune, c’è la voglia di portare sul palcoscenico personaggi noti o perfetti sconosciuti, che si raccontano (quasi) senza nessun filtro.

I sentimenti in TV

A chi disdegna l’intrattenimento fatto di persone comuni e delle loro storie di tradimenti, litigi da appianare e sentimenti da dimostrare, si ricorda, senza troppi giri di parole, che il format di C’è Posta per Te, giunto ormai alla sua ventiseiesima edizione, ha chiuso il 2021 con punte del 30% di share. Questo programma rappresenta un unicum per quanto riguarda la sua formula, che rimane sempre sostanzialmente uguale, quasi a scandire una ritualità rassicurante e familiare.

Nello storico Carramba che Sorpresa della compianta Raffaella nazionale, l’incontro – dopo decenni di vite separate – di parenti alla deriva per il mondo, era accompagnato in modo giocoso dall’allegria della conduttrice, nonché dagli studi agghindati a festa e dai lustrini del sabato sera. Nel programma della De Filippi, invece, la dimensione è molto più intima, a partire dal racconto delle storie affidato alla voce di Maria. Mentre lei legge testi emozionanti senza inflessioni di voce o tentativi di interpretazione, la regia inquadra il volto del “richiedente perdono”, che non saprebbe – nell’emozione di luci, pubblico e diretta – articolare discorsi tanto lineari e completi.

Divertimento, condivisione, lacrime e successo

Sul segreto del successo di questa tipologia di trasmissioni spesso si parla in termini di identificazione dello spettatore, che non si sente lasciato solo nelle sue piccole infelicità quotidiane, sapendo che ci sono altre persone che soffrono come (e forse di più) di lui. I più critici vedono invece una specie di sadismo di chi si ciba delle disgrazie altrui, e più sono torbide e meglio è. Forse, ciò che rende questa formula vincente, è proprio anche l’umanità, imperfetta e irripetibile, di chi si trova per la prima e ultima volta ad essere protagonista in prima serata. In un certo senso, una celebrazione della “normalità” che, una volta tanto, si porta a casa qualche applauso.

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Reality Show: un successo senza fine

Al di là di quello che si potrebbe pensare, i reality show sono nati moltissimi anni fa, quando ancora non c’era la televisione. Il programma radiofonico Queen for A Day fu trasmesso con successo per circa vent’anni su una radio e poi una TV statunitense. Nel corso delle puntate, alcune donne raccontavano le loro difficoltà, che erano principalmente di natura economica, e i problemi ad esse collegati. La donna che riusciva maggiormente a commuovere il pubblico veniva premiata con somme in denaro e altri premi, diventando così “regina per un giorno”. La parte reality di questo format consisteva nella “non scrittura” delle storie delle protagoniste, che inserivano quindi un elemento non autoriale all’interno di una trasmissione in diretta.

Nuove tendenze: la cucina protagonista in TV

Facendo un salto quantico e arrivando ai nostri giorni, troviamo i reality saldamente sul podio dei programmi più seguiti, sia durante i live che nelle relative discussioni sui social network. Quando il coinvolgimento del pubblico, a causa di una formula particolarmente apprezzata, diventa molto alto, i reality possono diventare dei veri e propri fenomeni di costume.

È il caso, questo, di MasterChef, il talent-reality che continua ad emozionare attraverso una gara tra aspiranti cuochi alle prese con ingredienti da selezionare, ricette da portare a termine in tempi brevissimi e impiattamenti degni di un ristorante stellato. Il successo di questo format non ha fatto solo aumentare l’acquolina in bocca agli spettatori, ma ha causato un incredibile boom di corsi di cucina, più o meno professionalizzanti. Molti hanno iniziato a conoscere onori e oneri del cuoco e della sua brigata proprio attraverso MasterChef. Uno degli indubbi meriti del programma è stato quello di contribuire a diffondere ricette della tradizione e la riscoperta dei sapori e piaceri della buona tavola.

Gente comune e VIP alle prese con la vita

Dal Grande Fratello all’Isola dei Famosi, fino a La Fattoria e Temptation Island, la TV ha saputo proporre gli show più diversi con un unico denominatore: la convivenza forzata di un gruppo di persone, le cui vicende e intrecci di relazioni sono seguiti da telecamere per 24 ore al giorno. Tra (qualche) spontaneità, sapienti e scaltre scelte autoriali e la voglie di mettersi in gioco dei protagonisti, viene fuori un format molto amato dal pubblico, così come dagli sponsor.

Dal reality al talent, tra giudici e debuttanti

Nato come sottocategoria dei reality, i talent di successo vedono aspiranti artisti alle prese con una giuria di esperti. Anche il voto da casa del pubblico è importante per determinare le sorti di coloro che si alternano sul palco. Tra i più noti talent, troviamo X Factor e Amici. Il primo è una gara fra team di interpreti musicali, mentre il secondo è strutturato come una vera accademia per giovani artisti.

Tra i talent che si sono fatti maggiormente apprezzare, troviamo anche l’eclettico Italia’s Got Talent e The Voice. Una menzione particolare la merita The Voice Senior, dove interpreti over si mettono in gioco in una gara che mescola abilmente i contenuti artistici con momenti più “emozionali”.